Il territorio

L’Oltrepò Pavese è il triangolo meridionale della Lombardia situato a sud del fiume Po nella provincia di Pavia. Scendendo da Milano, dopo il Po, si attraversa l’ultimo tratto di pianura giungendo dopo pochi minuti sulle nostre colline, da sempre coltivate a vigneto per la loro particolare vocazione.
 L’Oltrepò Pavese termina poi con la zona montuosa che si congiunge all’Appennino Ligure. Il Lesima (1724m) è la vetta più alta e la punta meridionale dell’Oltrepò. Tra le altre vette importanti vi è il monte Penice (1460m) sulla cui cima sorge l’antico santuario di Santa Maria.

L’Oltrepò Pavese è un territorio ricco di storia, di panorami mozzafiato e di antichi castelli. Nasce nel 1164 quando l’imperatore romano Federico Barbarossa concesse alla città di Pavia il pieno possesso di 90 località in quello che oggi è a grandi linee l’Oltrepò Pavese; questo fu un premio per la fedeltà all’impero dei sudditi pavesi, da tempo schierati tra i ghibellini.
A metà del XIV secolo l’Oltrepò cadde insieme a Pavia sotto la dominazione dei Visconti di Milano, cui seguirono gli Sforza. Dalla metà del XV secolo l’intero territorio dell’Oltrepò Pavese era diviso in feudi, e alla fine del secolo ebbe la qualifica di Principato di Pavia. Passò nel 1535 alla Spagna e nel 1713 all’Austria; nel 1743, col trattato di Worms tra l’Austria e i Savoia, fu separato dal Principato di Pavia e unito al Piemonte. Sotto i Savoia l’Oltrepò conobbe una grande fioritura e venne suddiviso in due province: una con capoluogo Voghera e l’altra Bobbio.
Nel 1859, dopo l’annessione al Regno di Sardegna, le due piccole province ritornarono a Pavia, la cui Provincia ricalcava in gran parte l’antico Principato.
È qui che nasce quasi cent’anni fa la nostra azienda agricola, in questa terra di castelli, che svettano sulle cime dei nostri colli a quadretti striati, i nostri vigneti, e testimoniano la complessa e movimentata storia della 4zona. Dai vigneti della Sfogliata già se ne possono ammirare alcuni.
Per primo il castello di Mornico, con la sua torre merlata alla ghibellina, eretto nel XII secolo dai Belcredi e trasformato in palazzo di abitazione agli inizi del XX secolo.
5Da Sfogliata si può ammirare guardando verso sud il castello di Montalto Pavese. Costruito nel 1595 in pietra e mattoni a vista, è caratterizzato da quattro torrioni, cinta e da un vasto parco. Si trova ad una altitudine di 466 s.l.m. ed è visibile anche da Pavia. Restaurato nel secolo XIX, oggi è un’abitazione privata.
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Sempre da Sfogliata, guardando esattamente dalla parte opposta si scorge di un color giallo acceso il castello di Santa Giuletta, gioiello del Duecento riadattato già da tempo a villa signorile e recentemente ristrutturato, oggi proprietà privata.

Se guardiamo in direzione nord-ovest invece possiamo ammirare una costruzione forse ancora più pittoresca, sia di giorno che di notte: il santuario della Croce sulla rocca di 7Torricella Verzate. La parrocchiale, costruzione settecentesca dedicata alla Natività di Maria Vergine, si erge sulla sommità di un cocuzzolo che si leva dove si incontrano le valli del Rile di Losana e di quello di Valsorda per confluire nel Rile Verzate. Attorno al sagrato sono disposte 14 cappelle della Via Crucis con statue a grandezza naturale, ricostruite dopo l’attacco vandalico del 1982. Vi si accede da una scala laterale oppure dalla Scala Santa, impostata su terra portata dalla Terrasanta. Il complesso è tuttora in fase di restauro per il recupero e la valorizzazione del Sacro Monte.
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Coperti dalle colline, ma molto vicini a noi, ci sono anche altri bellissimi castelli. Il castello di Cigognola, costruito nel Duecento, di cui rimane solo la torre squadrata dai merli ghibellini, oggi proprietà privata. Il castello di Montebello della Battaglia, anch’esso eretto nel XII secolo e poi trasformato in abitazione, al quale si accede dalla strada che costeggia il monumento dedicato alla famosa battaglia della Seconda guerra d’indipendenza italiana del 1859.
E ancora Nazzano, Oramala, Stefanago, Voghera, Zavattarello e tanti altri.